A settembre del 2019, Amazon e Global Optimism hanno fondato The Climate Pledge (TCP), un patto con cui si impegnano a raggiungere con 10 anni di anticipo gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Ad oggi hanno già aderito al Pledge 53 firmatari di 18 settori e 12 paesi. Tra essi, aziende come Unilever, Verizon, Siemens, Microsoft, IBM e Best Buy e molte altre.
Le aziende che aderiscono al Pledge hanno l'opportunità di condividere l'accesso a tecnologie, best practice e innovazioni volte al miglioramento della supply chain, e possono dare vita, in collaborazione con gli altri firmatari, a iniziative comuni dirette ad affrontare le sfide climatiche più critiche.
Il 21 aprile 2021, Amazon e Global Optimism hanno accolto nel Climate Pledge Atlantia, che si è perciò impegnata a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette di carbonio entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto all'obiettivo del 2050 fissato dall'Accordo di Parigi.
I firmatari del Climate Pledge accettano di:
- Misurare e comunicare periodicamente le emissioni di gas serra.
- Attuare strategie di decarbonizzazione in linea con l'Accordo di Parigi attraverso cambiamenti e innovazioni aziendali reali, inclusi miglioramenti dell'efficienza, energia rinnovabile, riduzione dei materiali e altre strategie di eliminazione delle emissioni di carbonio.
- Neutralizzare le emissioni rimanenti con compensazioni aggiuntive, quantificabili, reali, permanenti e socialmente utili per raggiungere zero emissioni annuali nette di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell'obiettivo del 2050 fissato dall'Accordo di Parigi.
“Il piano di sviluppo strategico di Atlantia punta sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità come strumenti fondamentali per l'espansione del nostro business. Guardiamo con grande interesse alle nuove forme di mobilità integrata e ai nuovi modelli e servizi logistici resi possibili dalle tecnologie digitali e da un approccio sempre più strategico all’ambiente” ha dichiarato Carlo Bertazzo, CEO di Atlantia. “A questo proposito siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti ad oggi dalla controllata Aeroporti di Roma, gestore dell’aeroporto di Fiumicino, Leonardo Da Vinci, che è stato riconosciuto come eccellenza a livello europeo per le performance in tutte le matrici ambientali: la raccolta differenziata, la produzione di energia, il risparmio e il riuso dell’acqua. Leonardo Da Vinci è anche uno dei pochi aeroporti al mondo con oltre 30 milioni di passeggeri ad aver conseguito standard nell’accreditarsi al sistema di certificazione Airport Carbon Accreditation. Questi risultati sono la testimonianza di quanto sia forte il nostro impegno per contrastare il cambiamento climatico e di quanto siamo focalizzati sullo sviluppo sostenibile dei nostri asset”.
“La politica di sostenibilità di Atlantia è in linea con la strategia di sviluppo sostenibile adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2015, che prevede 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030, ed è in linea con le indicazioni del Global Compact. Siamo convinti che aderendo al Climate Pledge faremo progressi significativi verso questi obiettivi e nel raggiungere zero emissioni nette di CO2”.