Raccontaci il tuo viaggio
"Da dove vieni?", una domanda così semplice ma che per me ha sempre avuto un retroscena più grande. Sono nato a Bologna e, a causa del lavoro dei miei genitori, ci siamo trovati a trasferirci a Tunisi quando avevo pochi mesi. Questo è stato il mio punto di partenza per un lungo viaggio di vita e studio all'estero durato oltre 17 anni. Avendo trascorso 4 anni in Congo, 3 in Nigeria, 1 in Iran, 5 in Egitto e 1 in Spagna, credo che queste esperienze mi abbiano reso la persona che sono oggi. Ho una mentalità flessibile, sempre aperta al cambiamento e un background multiculturale. Dopo il liceo sono tornato a vivere in Italia, a Milano, dove ho fatto un master in business e management e finalmente ho trovato un posto dove ho vissuto per 7 anni di fila, un record personale! Ho iniziato la mia carriera in una società di consulenza finanziaria, dove sono rimasto per un anno, prima di intraprendere la carriera di controllore finanziario alla Salini Impregilo. La costante voglia di imparare e la necessità di uscire dalla mia zona di comfort, insieme alla passione per la finanza mi hanno portato ad accettare una nuova avventura all'interno del team Mundys Finance, e indovinate un po'? Roma, un'altra città da aggiungere alla lista dei luoghi che chiamo casa!
Cosa ti porta il tuo lavoro?
Il mio lavoro, insieme a tutti i miei colleghi, mi ha dato qualcosa che ho inseguito fin dal mio primo giorno di lavoro: svegliarmi la mattina e sentirmi felice, sentire che sto facendo esattamente quello che volevo fare. Può sembrare semplice, ma è qualcosa che è sempre stato molto importante per me.
Cosa porti a Mundys?
Passione, entusiasmo e determinazione. Sono un tipo orientato al risultato e sono orgoglioso di mettere tutta la mia esperienza e conoscenza al servizio di Mundys e di aiutare i miei colleghi a raggiungere i loro obiettivi. Oltre alla mia esperienza lavorativa, porto a Mundys una prospettiva e un approccio multiculturale che credo sia una delle chiavi del successo.
Cosa rappresenta Mundys per te?
Mundys rappresenta un'azienda innovativa e moderna. Un'azienda che sta cambiando pelle velocemente, puntando sulla sostenibilità, sulla mobilità e soprattutto mettendo le persone al centro del progetto, cosa che trovo molto accattivante.
Qual è la più grande sfida che hai affrontato da quando lavori in azienda?
La sfida più impegnativa che ho affrontato è stata quella di riuscire a gestire e soddisfare le aspettative del top management e portare avanti con successo tutte le nuove attività che sono arrivate con il nuovo ruolo, tutto questo con poco tempo a disposizione.
Qual è il più grande risultato che hai ottenuto in questo ruolo?
Spero che i più grandi successi siano ancora in cantiere. Come pianificatore, sono più concentrato su ciò che dobbiamo raggiungere in futuro piuttosto che riflettere sui successi passati. La mia vita in Mundys è stata costantemente impegnativa e sono fortunato ad aver avuto l'opportunità di ottenere così tanto dal punto di vista aziendale. Tuttavia, se dovessi scegliere una sola cosa, a mani basse, sarebbe l'attitudine e lo sforzo che ho messo per far sì che il mio lavoro fosse positivamente riconosciuto dal top management.
Che consiglio daresti agli studenti universitari o ai giovani professionisti che stanno pensando a una carriera nel tuo settore?
La pianificazione finanziaria non è solo una questione di numeri, si tratta di prepararsi all'inaspettato in modo da essere pronti per qualsiasi cosa si nasconda dietro l'angolo. Trovate qualcosa che vi appassioni e siate curiosi. Non abbiate paura di uscire dalla vostra zona di comfort e ponetevi sempre nuove sfide, adatte al vostro potenziale. Nei primi anni cercate di imparare il più possibile e siate sempre umili. Siate responsabili e degni di fiducia, questo è qualcosa che sarà sempre apprezzato e qualcosa che tutti cercano in un collega.
Dove vedi Mundys e te stesso tra 5 anni?
Vedo Mundys come un'azienda di alto livello, leader nel settore della mobilità e delle infrastrutture. Un luogo dove la diversità e l'inclusione saranno ancora un segno distintivo. Tra 5 anni mi immagino ancora curioso, sempre alla ricerca di nuove sfide; spero di essere un esempio per i colleghi più giovani.